STORICITÀ

CENTRO

“Roma, “culla della civiltà”, “caput mundi”, o semplicemente Roma, una città dai mille volti. Roma è la capitale politica dell’Italia, ma anche il centro della cristianità e ospita all’interno del suo territorio la città stato del Vaticano. Sede del papato, la sua struttura odierna è frutto di numerosi interventi urbanistici e architettonici che si sono stratificati attraverso i millenni.” Questa è la descrizione che compare sull’Agenzia Nazionale del turismo quando un turista intende visitare la città ma le numerose voci che compongono il volto del “nostro” Centro mostrano come la storia, quella che ciascuno di noi ricorda, è quella intima. Quel centro storico che noi conosciamo come “culla della civiltà” diventa un luogo straordinario di incontri e di persone. Il centro diventa un luogo di legami inusuali e connessioni involontarie. Dario ricorda un luogo, Santa Maria della Pietà, “l’ex manicomio dove c’erano appunto ancora i cosiddetti matti ma in realtà era un luogo straordinario, incontri di persone assolutamente irregolari che non avevano uno status se non quello di essere lì perché difettose. Poi naturalmente questo luogo di reclusione è stato aperto, è stato aperto ed è diventato un’altra cosa, adesso è il Museo della Memoria e della mente. Nel 1970 – 1980 c’era questo mondo che si apriva ma si aprivano tanti mondi insieme ai cosiddetti manicomi, si aprivano i mondi delle immagini, si aprivano i mondi del teatro che si faceva in strada, dell’arte che apriva orizzonti e spazi assolutamente nuovi, fuori dai musei.”

di Benedetta Carpi De Resmini